Ci sono serie tv praticamente su tutto: casalinghe che sembrano modelle, prostitute newyorkesi, scrittori in crisi, dottori con la faccia de duro ecc ecc.
E ovviamente non potevano mancare i pubblicitari, protagonisti di ben due serie americane. La prima è Mad Men ambientata nel mondo della pubblicità anni '50. Girano tanti soldi, tanta brillantina, tutti sono fighissimi, eleganti e bevono whiskey in ufficio. Ritmo lentissimo e dialoghi coinvolgenti come un concerto di Marco Carta (I suppose..). Il direttore creativo/protagonista poi è il più figone di tutti, ha una moglie bellissima e qualche amante ancora più figa (anzie più figa no, perchè lei è abbastanza insuperabile). Una specie di Clarke Gable copywriter.
La serie ha avuto un bel po' di successo (in Italia pochino a dir la verità) e adesso siamo alla quinta serie. Personalmente mi sono fermato alle prime puntate e il mio entusiasmo è calato a picco di puntata in puntata.
In compenso sto sviluppando una vera passione per l'altra serie sul mondo della réclame: Trust Me.
A differenza di Mad Men, parla in modo abbastanza realistico dell'ambiente pubblicitario attuale. I protagonisti sono due amici, coppia creativa senior in un'importante agenzia di Chicago e il loro rapporto viene messo alla prova quando uno dei due, l'art (il Will di Will&Grace) viene promosso direttore creativo. Il tutto è molto reale e i problemi pure, dal creativo quarantenne che non riesce a stare al passo con i tempi, all'ossessione per i premi e i riconoscimenti. Insomma creativi anche un po' sfigati, senza stipendi faraonici ma più veri. Il prodotto ideale per i nerd dell'advertising, per gli addetti ai lavori e infatti è stata cancellata per i bassi ascolti subito dopo la prima serie.
Insomma tra Mad Men e Trust Me c'è la stessa differenza che c'è tra Batman e Spiderman se capite cosa intendo.
E la nostra simpatia ovviamente è indirizzata allo sfigato di turno.
Nessun commento:
Posta un commento